1. Credenziali di accesso deboli

Il tuo nome utente WordPress è “Admin” o “Amministratore”? Se la risposta è sì, dovresti cambiarlo il prima possibile. Si tratta infatti dello username di default e sono tantissimi gli utenti che lo lasciano tale. Un errore che potrebbe risultare fatale, dal momento che – così facendo – si consegna a potenziali hacker già metà delle nostre credenziali di accesso. Per quanto riguarda le password, invece, è meglio evitare riferimenti alla vita personale (nomi, cognomi, soprannomi o date di nascita) a favore di complesse password alfanumeriche con simboli speciali, più difficili da compromettere.

 

2. Hosting WordPress economico

Se stai utilizzando un servizio di hosting, assicurati che sia sicuro e protetto. Ma soprattutto, evita hosting sconosciuti o troppo economici, poiché potrebbero nascondere al loro interno pericolose infezioni malware.

Tra i migliori c’è Hostinger, che ha fatto della sicurezza la sua priorità numero 1. Tutti i siti web che si affidano al suo servizio sono infatti protetti con più livelli di fail-safe, RAID-10, backup giornalieri o settimanali. Hostinger rinnova regolarmente i propri sistemi, proteggendo i server da attacchi DDoS e migliorandone la velocità con le più recenti tecnologie LiteSpeed. È tradotto in 17 lingue e dispone di un servizio di migrazione WordPress interno.

3. Temi o plugin obsoleti

Se c’è qualcosa da aggiornare, non procrastinare. Gli update spesso sono fondamentali, soprattutto se mirati a fixare un problema di sicurezza o una vulnerabilità. Perciò, non appena viene rilasciato un nuovo aggiornamento, dovresti immediatamente installarlo per avere sempre la versione più recente e minimizzare il rischio di criticità

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